Sento il mare dentro me.
E l’onda che risale,
non so chiederti il perché,
ma sei qui per farmi male, finché,
come sabbia dentro al vento non sarò, più me.
Come vedi resto qui,
e la testa in questa gabbia,
mentre cerco un’occasione per dar senso a questa rabbia che mi dai,
tutto ciò che vorrei dirti e che non sai, di me.
Per trovare un equilibrio e restare appesi a un filo senza mai cadere giù.
Cancellare le distanze,
affrontare le paure, tutto quel dolore.
Ed arrendermi perché la mia vertigine sei tu.
Sento il mare dentro me.
E ho bisogno di pensare, non mi chiedere perché,
il silenzio fa rumore, dentro me,
quando ti nascondi e resti chiusa in te. In te.
Per trovare un equilibrio
e restare appesi a un filo senza mai cadere giù,
cancellare le distanze,
affrontare le paure, tutto quel dolore.
Ed arrendermi perché,
la mia vertigine sei tu.
Per trovare un equilibrio e restare appesi a un filo senza mai cadere giù,
cancellare le distanze.
Affrontare le paure, tutto quel dolore,
ed arrendermi perché la mia vertigine, sei tu.
E l’onda che risale,
non so chiederti il perché,
ma sei qui per farmi male, finché,
come sabbia dentro al vento non sarò, più me.
Come vedi resto qui,
e la testa in questa gabbia,
mentre cerco un’occasione per dar senso a questa rabbia che mi dai,
tutto ciò che vorrei dirti e che non sai, di me.
Per trovare un equilibrio e restare appesi a un filo senza mai cadere giù.
Cancellare le distanze,
affrontare le paure, tutto quel dolore.
Ed arrendermi perché la mia vertigine sei tu.
Sento il mare dentro me.
E ho bisogno di pensare, non mi chiedere perché,
il silenzio fa rumore, dentro me,
quando ti nascondi e resti chiusa in te. In te.
Per trovare un equilibrio
e restare appesi a un filo senza mai cadere giù,
cancellare le distanze,
affrontare le paure, tutto quel dolore.
Ed arrendermi perché,
la mia vertigine sei tu.
Per trovare un equilibrio e restare appesi a un filo senza mai cadere giù,
cancellare le distanze.
Affrontare le paure, tutto quel dolore,
ed arrendermi perché la mia vertigine, sei tu.